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Il CBD aiuta contro lo stress?
Mentre la Cannabis è una sostanza ormai conosciuta dalla maggior parte delle persone e spesso al centro di lunghi dibattiti, il CBD rimane a molti ancora sconosciuto.
In realtà, è bene sapere che i preparati a base di CBD possono essere in alcuni casi molto utili in proprio grazie alle innumerevoli proprietà di questo specifico elemento.
Cos’è il CBD?
Il CBD non è altro che un derivato della Cannabis sativa, con il quale possono essere fatti preparati di vario genere. Può dunque essere assunto in maniera diversa per cercare di avere sollievo in caso di determinati disturbi.
Il CBD, chiamato anche Cannabidiolo, presenta infatti numerose proprietà benefiche senza alcun effetto psicoattivo e senza creare dipendenza; caratteristiche che dunque lo differenziano notevolmente dalla più nota, ma comprensibilmente discussa, Cannabis.
Questa sostanza, al contrario, può avere ottimi effetti antipsicotici andando ad agire su problemi di schizofrenia e disturbi della personalità; tanto che molte volte viene utilizzata proprio affiancandola alle cure mediche più specifiche rivolte a questo tipo di problematiche mentali.
Ma le proprietà del CBD sono davvero molte, a partire proprio dai suoi effetti antidolorifici in grado di andare ad agire in breve tempo sugli stati di dolore alleviando la sintomatologia; fino ad arrivare agli effetti antiinfiammatori che contrastano l’avanzare di diverse tipologie di infiammazione del corpo.
A questo va poi aggiunto un suo utilizzo come neuro-protettore contro disturbi neurologici, fattore che lo rende utile addirittura nella lotta alla sintomatologia in patologie neurodegenerative come morbo di Alzhaimer o il Parkinson.
CBD contro ansia e stress
Tra le maggiori motivazioni che portano all’utilizzo del CBD troviamo soprattutto la ricerca di un sollievo immediato a stati d’ansia, stress e agitazione.
Il Cannabidiolo, infatti, tra le sue numerose proprietà, può vantare un effetto calmante, rilassante e sedativo su corpo e mente; riesce perciò a promuovere il rilassamento e contrastare lo stress quotidiano dal quale molte persone spesso si sentono sopraffatte.
Il CBD può agire nell’immediato anche in caso di attacco d’ansia o di panico, i cui sintomi molto forti possono talvolta far stare le persone davvero molto male.
I sintomi di un attacco di panico sono abbastanza comuni e facilmente individuabili in chi soffre i questi disturbi; fame d’aria, difficoltà di respiro, tremori, sudorazione fredda, testa che gira, vista offuscata, tachicardia, eventuali mancamenti e altri sintomi a seconda dei casi.
In tali contesti, diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di CBD può dare un effettivo sollievo.
Questa sostanza è in grado prima di tutto di regolare il respiro e il battito cardiaco riportandoli a una condizione di normalità; dopodiché gli effetti calmanti sono in grado di tranquillizzare la persona fino a portarla a uno stato di calma e rilassamento superando così l’attacco di panico.
Ovviamente si tratta di casi estremi, e il CBD può portare ottimi benefici anche in caso di stati di agitazione o stress molto più lievi ma comunque molto fastidiosi se protratti nel tempo.
Inoltre, ansia, stress e agitazione possono spesso portare problemi di insonnia che a loro volta non fanno altro che peggiorare la sintomatologia ansiosa generale.
Il CBD è dunque in grado di aiutare anche in questo, aiutando l’addormentamento e garantendo il rilassamento generale di mente e corpo per favorire un sonno tranquillo e riposante.
Come usare il CBD contro lo stress
Il modo migliore per assumere il CBD per alleviare stati di stress e agitazione è senza dubbio sotto forma di olio. Il CBD sotto forma di olio permette infatti di aumentare ancor più i benefici di questa sostanza eliminando gli eventuali rischi che potrebbero essere legati a un suo utilizzo tramite inalazione.
L’olio in questione può essere assunto tramite semplici gocce da mettere sotto la lingua; oppure è possibile trovarlo in commercio anche sotto forma di capsule.
Per quanto riguarda le dosi è sempre bene consultare un medico di fiducia in grado di indicare la posologia migliore a seconda delle problematiche del paziente e dei benefici che si vogliono riscontrare utilizzando il Cannabidiolo.
Al momento, gli studi scientifici non hanno riscontrato eventuali tossicità di questa sostanza; tuttavia è sempre consigliato iniziare l’assunzione di CBD con dosaggio basso.
Successivamente, in base alla reazione dell’organismo a questa sostanza, è poi possibile aumentarne il dosaggio progressivamente ma sempre in accordo con il proprio medico, con il quale è sempre bene avere un confronto continuativo.
I risultati del CBD saranno evidenti in poco tempo e soprattutto duraturi nel tempo.
CBD e THC contro lo stress: cosa cambia?
Se come abbiamo detto il CBD è ancora poco conosciuto, il THC è invece maggiormente presente nella mentalità comune. Il THC è infatti una sostanza psicoattiva che deriva sempre dalla Cannabis e che come il CBD presenta delle proprietà benefiche, ma che tuttavia può comportare anche effetti psicoattivi poco piacevoli.
Mentre il CBD non provoca alcuna assuefazione e non va ad influire su aspetti fondamentali dello stato psico-fisico della persona come l’attenzione, la coscienza, la percezione e, più in generale, il comportamento; il THC tende invece ad alterare la mente, provocando stati di euforia, perdita della percezione del tempo e dello spazio, rilassamento incontrollato e forte aumento dell’appetito.
Questa molecola si presenta dunque come una sostanza particolarmente drogante e che viene dunque spesso utilizzata per scopi puramente ricreativi.
In realtà, se utilizzata con il massimo controllo e il giusto dosaggio, può, come già accennato, portare numerosi benefici grazie alle proprietà lenitive e curative.
Disturbi anche gravi possono essere tenuti sotto controllo con un utilizzo monitorato dal proprio medico del THC, e la stessa cosa vale nel cercare di alleviare la sintomatologia tipica degli stati d’ansia e stress.
Tuttavia, come abbiamo visto, il CBD è indubbiamente più consigliato poiché a fronte degli stessi benefici non comporta un’alterazione della mente, e può dunque agire come calmante e sedativo senza causare effetti collaterali fastidiosi.
Le differenze sostanziali tra le due molecole risiedono dunque negli effetti collaterali derivanti dalla loro assunzione: importanti nel THC e praticamente nulli nel CBD.
È dunque abbastanza semplice comprendere perché, in caso di ansia o stress, venga maggiormente consigliato un utilizzo controllato e del giusto dosaggio di CBD.
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